Forme e colori in natura

La maggior parte degli animali, grazie a forme e colori, può sfuggire all'attenzione dei predatori o delle prede.
Anche l'aspetto sgargiante e appariscente è un segnale di avvertimento che tiene lontani i potenziali "nemici"
in quanto indica la possibile presenza nel corpo di sostanze tossiche o disgustose.
In natura si osservano varie forme di mimetismo, alcune delle quali descritte e illustrate di seguito.

Mimetismo criptico

Mimetismo criptico* si ha quando l'animale tende a confondersi con l'ambiente che fa da sfondo o lo circonda, per cui risulta difficilmente visibile dal predatore. Allo stesso modo anche i predatori possono mimetizzarsi con l'ambiente per non essere visti dalle prede.

Mimetismo aposematico

Mimetismo aposematico* si ha quando l'organsmo ha colorazioni sgargianti e vistose (giallo e nero, rosso e nero, arancione, azzurro, viola) per segnalare la sua pericolosità o tossicità. Di solito si tratta di animali in grado di iniettare sostanze tossiche (api, vespe, bombi e calabroni) oppure individui velenosi se ingeriti come alcuni lepidotteri* e coleotteri*. In altri casi la colorazione aposematica indica la presenza di sostanze sgradevoli al gusto e all'olfatto (cimici e coccinelle) oppure l'esistenza di peli urticanti* e irritanti come in alcuni bruchi: caratteristiche che in genere  scoraggiano la maggior parte dei predatori dall'ingerire la preda.
Esisteranno, comunque, sempre dei predatori che non si faranno scoraggiare dalle colorazioni vistose o perchè insensibili alle sostanze repellenti* prodotte o per altri fattori: gli Anfibi (rane e rospi) ad esempio individuano la preda in base al movimento e non in base alla distinzione dei colori.

Mimetismo batesiano

Nel mimetismo batesiano (dal nome del naturalista Henry Walter Bates) un organismo innocuo, in quanto non dotato di particolari difese (sostanze repellenti*, tossiche, ecc.) imita un individuo pericoloso dai colori aposematici. Di solito questo tipo di mimetismo risulta efficace se colui che imita, chiamato mimo, è molto simile all'individuo da imitare, il modello. Infatti,  non solo i colori e la loro disposizione ma anche le dimensioni e la forma del corpo devono "coincidere" il più possibile.
Nelle sue iniziali esperienze di caccia, è necessario che il predatore incontri prima il modello, in modo da imparare che gli individui con quel tipo di colorazione e forma sono da evitare: se dovesse incontrare per primi gli imitatori il messaggio da imparare diverrebbe confuso e poco efficace.
Tra i casi più noti di mimetismo batesiano ci sono i Ditteri Sirfidi: piccole "mosche" dei fiori che con i loro colori e disegni imitano api e vespe. Questo tipo di imitazione è frequente anche tra i lepidotteri e i coleotteri.

Altre forme di mimetismo

Le macchie ocellari

Sul corpo di alcuni vertebrati e invertebrati possono essere presenti dei disegni a forma di occhio chiamate macchie ocellari (o ocelli). Questi disegni spesso si trovano in zone del corpo non vulnerabili: la strategia è quella di scoraggiare il predatore che non capisce se davanti ha una preda "facile" o un grande animale e, in caso di attacco, è comunque attirato in zone del corpo non vitali. Oltre alle "forme a occhio", possono essere presenti sul corpo dei prolungamenti che ricordano le antenne che hanno la medesima intenzione: distrare il predatore dalle parti centrali del corpo.

Il mascheramento

Nel mascheramento l'animale non si confonde con lo sfondo, anzi è ben visibile: è mascherato per sembrare qualcos'altro e di conseguenza passa inosservato, come fosse qualcosa di poco interessante e non appetibile*. Spesso si osservano falene o farfalle chiare appoggiate su uno sfondo più scuro. Probabilmente l'intenzione è quella di confondersi con gli escrementi di uccello che a volte si trovano sulle foglie oppure con petali chiari caduti sulle piante verdi del suolo.
Falena Timandra comae
Escremento di uccello
Petali di fiori su foglie

Altri esempi di mascheramento

Gli Afroforidi o "sputacchine" sono piccoli insetti simili a minuscole cicale: allo stadio di neanide* e ninfa* vivono immersi in una schiuma che ricorda la saliva. La massa schiumosa li protegge dalla vista dei predatori e mantiene umido il loro piccolo corpo impedendone la disidratazione.
Anche gli insetti Membracidi possono passare inosservati pur rimanendo in vista lungo i rami o gli steli delle piante poichè somigliano a degli aculei o spine vegetali.
Esistono poi bruchi come gli Psichidi che vivono all'interno di teche* fatte con vario materiale (legno, foglie, escrementi, ecc.) che mascherano la loro presenza ed altri come i Geometridi la cui postura a forma di rametto li rende "invisibili" alla vista dei predatori.

Mirmecomorfismo

Nel corso dell’evoluzione è accaduto che alcuni ragni salterini (Salticidae), hanno assunto* sia l’aspetto che il comportamento delle formiche. Essi imitano non solo la forma del corpo ma anche il modo di muoversi e spesso anche gli odori cuticolari tipici dei loro modelli.  Questa forma di mimetismo è chiamata mirmecomorfismo e letteralmente significa il somigliare ad una formica (dal greco mirmeco=formica e morphé=forma).

In base agli studi fatti il mirmecomorfismo è considerato una forma particolare di mimetismo batesiano che consiste, come precedentemente visto, nell’ imitare un modello considerato pericoloso per salvarsi da eventuali predatori. In genere le formiche non sono delle prede molto ambite*: alcune mordono, altre pungono, la maggior parte spruzza acido formico , una sostanza in grado di ferire o uccidere individui di piccole dimensioni e allontanare quelli più grossi (v. video consigliato in "Approfondimenti").

E’ anche vero che i ragni imitatori potrebbero difendersi benissimo, ma in questo caso i predatori da cui vogliono fuggire sono piuttosto temibili: si tratterebbe delle vespe sfecidi, grosse vespe che pungono le prede per paralizzarle e portarle nei loro nidi e deporvi sopra le uova. Imitare le formiche nell’aspetto e nel comportamento eviterebbe ai ragni di essere sopraffatti da questi nemici volanti e farebbe loro risparmiare tutta l’energia necessaria a difendersi.

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Glossario

Ambite/ desiderate
Aposematico/
dal greco apo=da e sima=segno,  dare un segno contrario
Appetibile/
desiderabile
Assunto/
preso, acquisito
Coleottero/ insetto con il primo paio di ali dure e corazzate (scarabei, coccinelle, maggiolini, ecc.)
Criptico/ che si nasconde
Lepidottero/ insetto con le quattro ali ricoperte di scaglie colorate (falene e farfalle)
Neanide/ forma giovanile che precede lo stadio di ninfa
Ninfa/ forma giovanile che precede la trasformazione in adulto
Repellente/ che respinge, che non attira
Teca/
astuccio, contenitore
Urticante/
che produce irritazione

Approfondimenti:

-Ceccarelli Fadia Sara (2013). Ant-Mimicking Spiders: Strategies for Living with Social Insects.Hindawi Publishing Corporation. Psyche: A journal of Entomology . Volume 2013
Video:

https://www.britannica.com/video/180428/nest-ants-formic-acid-jay   (formiche e acido formico)